Santa Teresa d'Avila

LA CHIESETTA DI SANTA TERESA D’AVILA A MAZZAFAME.

Il Prevosto Pozzo, nella sua descrizione di Legnano stesa nel 1650, dice:

“Ha la parrochiale nostra di Legnano sotto di se molti molini al n.o di 16 cominciando dalli tre detti le Gaminele sotto a tre patroni sino alli duoi passati al Castello per la strada che va a Canegrate. Ha parimente alcune cassine cioè il Mino (L’Olmina), S. Erasmo, la Canaza cioè quella parte verso Legnano se bene vi è ordinatione che tutta sia sotto Legnano. Casato, la casa rotta passato S. Angelo per andare alla Castellanza, la Mazzafame, Ponzella, S. Bernardino tutti casali copiosi di persone”

 

La Chiesetta di Mazzafame, dedicata a Santa Teresa d’Avila - grande mistica spagnola del ‘500, riformatrice dell’Ordine Carmelitano e prima donna ad essere insignita del titolo di DOTTORE DELLA CHIESA (da Papa Paolo VI)- fu edificata - insieme con quella della Ponzella e dell’Olmina - negli anni che vanno dal 1728 al 1779. E’ un oratorio di piccole dimensioni (m.11 x 5,5), e gli esterni sono a semplice intonaco, per nascondere il sasso misto ai mattoni. Unica opera degna di menzione conservata in questo oratorio è un crocifisso ligneo, opera di artigianato tirolese dell’inizio ‘800. Un altro crocifisso - processionale- vi è conservato, che serviva per le Rogazioni (le processioni nei campi alla fine della Primavera). Riporta sul retro una serie di date e di firme: evidentemente le date delle processioni e le firme di chi lo portò in processione.

All’inizio di questo secolo fu costruito anche un campanile che accolse tre campanelle. Caduto ben presto il campanile, la campana mediana (la campana “delle tempeste”) fu rimessa sul tetto in un arco in muratura, e le altre due furono conservate in sacristia. Ora si trovano tutte e tre nel campanile della nuova Parrocchiale del Beato Card. Ferrari (anche se si è dovuto rifondere la mediana). I bronzi sono stati donati da Alberto Sesler con le famiglie Bigatti e Mereghetti, proprietari di questo oratorio.

 

Per due secoli è stata officiata per il servizio della gente della Cascina. Fu chiusa negli anni 50 di questo secolo, all’apertura della più grande chiesa della Mater Orphanorum. 

Da quella data veniva aperta solo per il Rosario nelle sere di Maggio e per la festa della Patrona (15 Ottobre). Ufficialmente riaperta al culto l’8 Dicembre del 1979, fino alla vigilia del Natale 1989 (era una Domenica) ha accolto la Comunità della nuova Parrocchia che si andava via via formando.

Nel frattempo, la cascina retrostante accolse l’abitazione del sacerdote e le prime attività della comunità.